L’OCI1
Alora,
stètem’ a sintire
che
ve volgo arcontè2’nna sturillina
che
successe durante quela guerra
che
da tutti se diciach’era mondièle.
Ora,
sifusse dittod’una bella citta3,
lo
capirebbi anch’io quel che vol dire,
ma
d’una guerra proprio un zaparebbi,
e
me dovete scusè, si so ’gnorante,
ma
a scola unnò fatto che la dua4.
Alora
vinnon da me du’merichèni
e gumincionn’
a dire -ochei, ochei-.
Gni
dissi -l’oci un ce l’ho piue-,
ovìa,
o come ve l’ha dire
che
i tedeschi me l’èn porti5tutti
via -,
ma
’n ce fu verzo de fagnene capire,
duri
come un rèpo6de Chièna7,
seguitonn’
a dire -ochei,ochei-.
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note:
¹L’oci.
Paperi.
2volgo arcontè.
Voglio raccontare.
3 citta. Ragazza.
4 dua. Seconda
classe, nel senso di scuole elementari.
5 l’èn porti. Li
hanno portati.
6un rèpo. Una
rapa.
7 de Chièna. Di
Chiana.
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