LA PAPPA PI’
COGLIONI
A l’Ogliemo1 era da tanto che ’n
piuviva2
e la gente un zapiva
più che fère, che penzère.3
S’era oramèi arivi a
l’istète4
e le terre eron zempre
tormentète
da un zole che
l’abrustuliva,5
che ’n bocca te
secchèva la saliva.
L’erba era
doventa6 del color del fieno
e le foglie de
le piènte s’amoscièvon ’n un baleno,7
pirzin’ ne’
pozzi8 l’acqua scarzeggèva
e un c’era nissuni
che un ze lamentèva.9
Visto che l’omo
un ce putìa fè ggnente,10
se penzò de
rivolgese11 ad un zanto
che benevolmente
intercedesse
che preghasse pe
qqui disgrazièti
ch’eron sempre
più assetèti e disperèti.12
’Na
sera, in canonneca, inziemi al prete,
tinneno
cunzulto,13 discusseno dimolto
per
trovè qquelo che gni dass’ascolto
per
sceglie qquelo che parìa più adatto
per
risolve qquela brutta situazione,
eppù
fère ’na bella prucissione.14
A
la fine lo trovonno,15 era Sant’Eriberto de Cologna,
ma
’l prete unn’era tanto soddisfatto,
che
’nn era de nostri, era stragnero,16
c’era
’l problema de la lengua,17 era difficile capisse,
ma
’n fondo gni putiva bastère anco ’l penziero.18
Cusì
preparonno la cosa pirbinino,19
che
un bisognèva lasciè ggnente al chèso,20
e
’l giorno doppo, la matina,
col
zanto ’n testa, la fanfèra21
e ’l paese ’ntero
s’avionno
verso Pulicièno22 ’ndù c’era ’l cimitero.
Lie
avarebbono preghèto23
eppù
pièno pièno sarebbon torni ’n ghietro.24
Unn’ereno
manc’arivi25 a Mezza via
che
t’encrocionn’ un gruppo de crischièni26
qualcuno
a piedi, qualcuno’n bicigretta,27
eron
tutti cusì molli, ma cusì molli,28
che
pariva avesson fatto ’na toletta.29
-
O chi sete, o dendù vinite?-30
gni
domandonno31 queli de la prucissione,
-Ma
stète zitti, se vien da Castiglioni,
è
vinuta ’n’acqua che parìa31 ’l diluvio!-
-
Ve l’aivo ditto io che co’ no stragnero
un
ce se putìa capire,- disse ’l prete tutto nero,32
gni
s’è chiesto de fè ppiovere a l’Ogliemo
e
lu’ ’nvece ha capito a Castiglioni,
alo,
aloe, armettemo33 el Zanto
che
s’è fatto la pappa p’i coglioni!34
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note:
1 a l’Ogliemo. A Olmo.
2 era da tanto che ’n piuviva. Era tanto tempo
che non pioveva.
3
un zapiva più che fère, che
penzère. Non sapeva più che fare, che pensare.
4
oramèi arivi a l’istate. Ormai
arrivati all’estate.
5 zole che l’abrustuliva. Sole che le
bruciava.
6
era doventa. Era diventata.
7
le piènte s’amoscievon ’n un
baleno. Le piante inaridivano in breve tempo.
8
pirzin’ ne’ pozzi. Persino nei
pozzi.
9 nissuni che ’n ze lamentèva. Nessuno che non
si lamentasse.
10 l’omo un ce putìa fè ggnente. L’uomo non era
in grado di rimediare.
11 se
penzò de rivolgese. Si pensò di rivolgersi.
12 assetèti e disperèti. Assetati e
disperati.
13 tinneno conzulto. Tennero consulto.
14 eppù fère ’na bella prucissione. E poi fare
una bella processione.
15 lo
trovonno. Lo trovarono.
16 che unn’era de’ nostri, era stragnero.
Perché non era italiano, era straniero.
17 de la lengua. Della lingua.
18 gni putiva bastère anco ’l penziero.
Poteva essere contento che avessero pensato proprio a lui.
19 cusì
preparonno la cosa pirbinino. Così prepararono tutto come si deve.
20 lasciè ggnente al chèso. Lasciare niente al
caso.
21 la fanfèra. La banda.
22 s’avionno verzo Pulicièno. Si avviarono
verso Policiano.
23 lie
avarebbeno preghèto. Lì avrebbero
pregato.
24 pièno, pièno sarebbon torni ’nghietro.
Piano, piano sarebbero tornati indietro.
25 unn’eron’ manc’ arivi. Non erano nemmeno
arrivati.
26 t’encrocionn’un
gruppo de crischièni. Si imbatterono in un gruppo di persone.
27 bicigretta. Bicicletta.
28 molli. Fradici.
29 toletta. Il bagno.
30 chi
sete, o dendù vinite? Chi siete, da dove venite?
31 gni domandonno. Domandarono loro.
32 tutto nero. Tutto arrabbiato.
33 alo,
aloe, armettemo ’l Zanto. Via, via, rimettiamo il Santo.
34 che s’è fatto la pappa p’i coglioni. Abbiamo
lavorato per gli altri.
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