BUBU
(Versione aretina)
Gnèn¹
misso nome Erica, a la mi’ niputina,
ma
io la chièmo Bubu, perch’è troppo billina,
unn’ha
manco tre anni, è bighinina².
I
capelli son biondi com’ el grèno,
che
te pèr guèsi³ de toccà lla seta,
si
appena te li sfiori co la mèno,
e
ce l’ha cusì vispi l’ucchiulini,
un
ze sa si son verdi o marruncini,
che
arzumiglieno propio a du’ tupini.
E
l’urecchie? sempre attente e tese
che
paion guèsi quele d’una lepre.
Eppù4
che di’ ddel zu’nasino?
è
dimolto billino, è cusì bello
che
sembra l’abbion fatto col pennello.
Ma
cià ’na lengua!Oh, un trova mèi posa,
anco
si dorme, riesce a dì qualcosa.
La
devi anco5 vedè quande camina,
che
fugge su le punte com’el vento,
ma
co la la grazia d’una ballirina.
Unzomba,6
per un v’asurdire,7
un’ultema
cosa volgo dire,
che
lé se rassumiglia un poc’ a ’n picchio8
si,
si, è come lu’, è un gran furicchio!9
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note:
¹
gnèn. Le hanno.
²
bighinina. Piccolina.
³
guèsi. Quasi.
4 eppù. E poi.
5 anco. Anche.
6 unzomba.
Insomma.
7 per un
v’asurdire. Per farla breve.
8 picchio. È un
uccello noto per la sua alacrità. Passa gran parte del giorno a scavare il
tronco degli alberi per costruirvi il nido.
9 furicchio. Detto
di bambino che per la sua vitalità e
simpatia ti strappa l’amore.
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