EL LOGO
Una volta el logo era de fora1
era atacco a la faccièta de la chèsa2
ché quande era d’inverno un vidivi l’ora
d’esse ggito de corpo3 per
artonnè ddrento4
che stère lie acoccolèto5 era
’n tormento.
El vintulino ch’ entrèva su ppel buco6
te gelèva le chiappe in un momento
che pe parìa d’avé qquele d’un ciuco.7
Quande un ce s’aiva, Dio ce scampi,
a falla ce tocchèva vi ppì campi,8
oppure
s’adoprèva l’urinèle9
che pe ffè da piscière unn’era mèle,
ma unn’era tanto adatto per cachère.
Quande le nostre donne viddeno10
’l primo,
che l’aiva fatto fère el ’zo’ Bbippino,11
lo volzeno anco loro,12
perché dicivon che unne stèva bene,
che unn’era de sicuro un bel lavoro,
eppù che un ze putìa manco penzère,
che se duvisse vi ffora pe ccachère,
alora el mi nonno ch’era un gran zignore,
d’acordo col mi bèbo, muratore,
penzonno de fallo su la schèla,13
propio ’n vetta,
vicino a l’uscio de chèsa, cusì, si te
scappèva
de sicuro ciarivèvi ’n fretta.14
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note:
1 el logo era de fora. Il gabinetto era
fuori dall’abitazione.
2 atacco a la faccièta de la chèsa.
Attaccato alla facciata della casa.
3 d’esse ggito de corpo. Di avere defecato.
4 artonnè ddrento. Ritornare dentro.
5 stère li acoccolèto. Stare lì accovacciato.
6 su ppel buco. Su per il buco.Infatti
questi gabinetti avevano semplicemente
un buco sul pavimentoe gli escrementi cadevano nella fossa biologica
sottostante.
7 ciuco. Asino.
8 vi ppì campi. Andare nei campi.
9
urinèle. Vaso da notte.
10 viddeno ’l primo. Videro il primo
gabinetto della zona.
11 el zo’ Bbippino. Giuseppe
Vivarelli, proprietario di un podere confinante.
12 volzeno anco loro. Vollero anche
loro.
13 penzonno de fallo su la schèla.
Pensarono di costruirlo sulle scale.
14 ciarivèvi ’n fretta. Potevi
arrivarci velocemente.
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